Allestimenti Museali: Nuovo Museo Nazionale di Reggio Calabria MArRC

Un sistema unico di programmazione multipiattaforma nel nuovo Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MArRC

Il Museo Archeologico di Reggio Calabria (acronimo MArRC) è stato di recente incluso tra i venti grandi musei del nuovo Sistema Museale Nazionale italiano, a conclusione di una fase di restauro dei locali e rinnovo degli allestimenti iniziata qualche anno fa. Il nuovo allestimento ha previsto la realizzazione di un apparato multimediale disponibile per i visitatori, comprendente un sistema multimediale interattivo, ricostruzioni tridimensionali e ad effetto olografico, e applicativi ludico-didattici. È stata inclusa anche una sezione dedicata ai sordi in L.I.S., per il miglioramento dell’accessibilità e della loro autonomia nella visita al Museo.
L’allestimento multimediale è stato concepito tenendo in considerazione le esigenze degli archeologi e delle diverse fasce di utenti che visitano il Museo. Il progetto del nuovo allestimento del Museo prevede la suddivisione dei reperti in Isole, ovvero aree per argomento. Ogni Isola ha uno o più monitor interattivi (“kiosk”) che illustrano, con testi, immagini e video, le informazioni principali sui reperti esposti.

Oltre ai sistemi interattivi delle Isole, l’apparato multimediale del Museo comprende anche diverse realizzazioni non-interattive, integrate nel percorso espositivo che si snoda su quattro piani.

Iniziando con l’area preistorica, alcuni reperti – tra i quali diverse statuine femminili – risultavano di difficile comprensione per il visitatore medio, per cui sono stati ricostruiti digitalmente in una serie di video. Nell’area magnogreca, per far meglio apprezzare la maestosità delle strutture che si ergevano in passato, sono state realizzate le ipotesi ricostruttive in 3D dettagliate nei particolari realizzativi di due templi.


Alla già esaustiva esposizione di reperti monetali è stata aggiunta una esposizione digitale con didascalie accurate e, per gli esemplari più significativi, video contenenti scansioni 3D per migliorarne la visibilità e dare l’opportunità di cogliere particolari decorativi che potrebbero passare inosservati. In più un applicativo ludico-didattico, pensato in particolare per le fasce di utenza più piccole d’età, che riguarda i Pinakes di Locri, e spiega cosa sono (tavolette votive in terracotta con raffigurazioni in bassorilievo e variopinte, prodotte generalmente per la devozione alle divinità). L’applicativo, composto da puzzle, ricoloritura e una parte scientifica, permette di giocare con tali tavolette votive e, allo stesso tempo, offre spunti per approfondire le conoscenze sugli usi ed i significati di queste opere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ricoloriture

Infine sono state realizzate una serie di ricostruzioni 3D finalizzate a comprendere alcuni aspetti della vita quotidiana nell’antichità.

Ricostruzione digitale ipotetica della “Casa di Taureana”

Particolare non trascurabile, offerto dalla digitalizzazione dei reperti, è quello di poterli rendere vivi, mostrandone l’utilizzo pratico, così come è stato fatto per la ricostruzione 3D della Coppa di Varapodio che si può ammirare in un video animato ed in un video della scansione 3D.

https://www.youtube.com/watch?v=W_Hgd8KKKL4

L’attesa in per vedere i Bronzi di Riace può superare i dieci minuti, e per questo è stato ideato un video documentario che illustra la storia dei Bronzi di Riace, e soprattutto spiega le modalità dell’ultimo restauro e le tecnologie di tutela e conservazione per il futuro. Il documentario può rendere gradevole e, allo stesso tempo, proficuo il tempo di attesa. La sala dei grandi Bronzi ospita anche la proiezione ad effetto olografico di un’ipotesi ricostruttiva del cosiddetto Filosofo di Porticello.


Sempre per quanto riguarda le isole espositive del piano terra, sono stati realizzati, oltre all’applicativo presente su ciascun monitor, i video di ipotesi ricostruttive tridimensionali per due matrici in terracotta, per la Lastra Griso-Laboccetta e due ipotesi ricostruttive del Kouros di Reggio, uno dei tanti capolavori custoditi dal Museo di Reggio Calabria.

Conclusioni
Lavorare all’allestimento multimediale del nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria è stata un’esperienza unica ed altamente formativa. È doveroso innanzitutto ricordare tutti gli archeologi che hanno collaborato all’elaborazione dei testi, e all’organizzazione dei contenuti inseriti nelle isole espositive e i Responsabili Scientifici che dall’inizio si sono prodigati affinché tutto fosse ultimato. Un grazie va a tutti i collaboratori della digi.Art che con tanta devozione si sono impegnati per realizzare tutto il complesso apparato multimediale. Un ringraziamento particolare va alla precedente Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria che tanto si è spesa per portare avanti una macchina organizzativa così imponente come l’allestimento di questo Museo; infine un grazie al nuovo Direttore che siamo certi contribuirà a rendere il Museo Archeologico di Reggio Calabria uno tra i più prestigiosi in Italia.

Abstract
The National Archeological Museum of Reggio Calabria (MArRC) – dedicated to the history of the Magna Graecia and the culture of its peopleis one of the twenty big italian museums – has recently undergone a major renovation; this renovation included non-interactive 3D digital restorations of several items, and thirty interactive multimedia systems in the form of Kiosks.
Two solutions are typically chosen whenever someone need to start the design of an interactive Kiosk: the “digital flip book”, skeumorphism that mimics the physical book, and the “Content Management System”, mostly following a “What You See Is What You Get” approach. Both solutions have shortcomings, as the “flipbook” is out of place when the visitor is standing up in a potentially busy public area, and commercial Content Management Systems need too much work to support tens of non-networked kiosks.
We briefly describe the current exhibition and its multimedia systems, how we managed to organize all the original content in a hierarchical Abstract Content Tree, and how we used that data structure to generate installable App Kiosk packages.

Autori
Rosanna Pesce
Giuseppe D’Aquì
Giusepppe Musicò
digi.Art
info@digiart-rc.it

 

 

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